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Come ottenere gratuitamente il certificato CRIF

In Italia, i consumatori possono ottenere il proprio certificato CRIF gratuitamente una volta all’anno, in conformità con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Il certificato CRIF fornisce informazioni sul proprio stato creditizio e contiene dati relativi ai finanziamenti e alle richieste di credito.

Ecco come procedere per richiedere il certificato CRIF gratuitamente:

  1. Accedere al sito di CRIF: Visita il sito ufficiale di CRIF (www.crif.it).
  2. Sezione per i consumatori: Vai alla sezione dedicata ai consumatori. Di solito è etichettata come “Per i Consumatori” o qualcosa di simile.
  3. Richiesta di accesso ai dati: Cerca l’opzione per richiedere l’accesso ai dati personali. Questa è la sezione dove puoi richiedere il tuo rapporto creditizio gratuitamente.
  4. Modulo di richiesta: Compila il modulo di richiesta online. Ti verranno richiesti dati personali come il tuo nome, cognome, codice fiscale, indirizzo e un documento d’identità valido (ad esempio, la carta d’identità o il passaporto).
  5. Invio della richiesta: Dopo aver completato il modulo, invialo seguendo le istruzioni fornite. Potrebbe essere necessario caricare il documento d’identità o inviarlo via e-mail.
  6. Ricezione del certificato: Una volta inviata la richiesta, CRIF avrà 30 giorni per fornirti una copia del tuo certificato. Questo ti verrà inviato all’indirizzo e-mail o all’indirizzo postale che hai fornito.

Assicurati di avere tutti i documenti necessari a portata di mano e di seguire attentamente le istruzioni sul sito di CRIF per garantire una richiesta senza intoppi.

La famosa soluzione “saldo e stralcio”

Il saldo e stralcio è una soluzione offerta ai debitori per risolvere situazioni di insolvenza nei confronti di creditori, come banche, finanziarie o fornitori. Questa pratica prevede che il debitore proponga di pagare una somma inferiore rispetto al debito totale dovuto, accettando di saldare la posizione debitoria con un pagamento unico e definitivo. A volte anche il pagamento si riesce a dilazionare in alcune rate.

Ecco una panoramica delle soluzioni e dei passaggi tipici per il saldo e stralcio:

  1. Valutazione della Situazione Finanziaria: Il debitore deve valutare la propria situazione finanziaria per determinare quanto può realisticamente offrire al creditore.
  2. Contatto con il Creditore: È necessario avviare un dialogo con il creditore per negoziare un accordo. Solitamente, il debitore o il suo consulente inviano una proposta scritta di saldo e stralcio.
  3. Proposta di Accordo: La proposta deve indicare l’importo che il debitore è disposto a pagare, il quale sarà inferiore al totale del debito, e le modalità di pagamento (di solito un’unica soluzione).
  4. Accettazione della Proposta: Se il creditore accetta la proposta, le parti sottoscrivono un accordo scritto che definisce i termini del saldo e stralcio. Questo accordo estingue definitivamente il debito.
  5. Pagamento: Il debitore effettua il pagamento concordato nei tempi stabiliti. È fondamentale rispettare gli accordi per evitare ulteriori azioni legali da parte del creditore.
  6. Chiusura della Posizione Debitoria: Dopo il pagamento, il creditore rilascia una quietanza liberatoria, che certifica l’avvenuto pagamento e la chiusura definitiva della posizione debitoria.

Vantaggi del Saldo e Stralcio

  • Riduzione del Debito: Il debitore può risolvere la propria situazione debitoria pagando una somma inferiore al totale dovuto.
  • Tempi di Risoluzione: Il saldo e stralcio permette di chiudere rapidamente una posizione debitoria.
  • Miglioramento del Rating Creditizio: Una volta chiusa la posizione debitoria, il debitore può iniziare a migliorare il proprio rating creditizio, evitando ulteriori segnalazioni negative.

Considerazioni Importanti

  • Accettazione da Parte del Creditore: Non tutti i creditori accettano proposte di saldo e stralcio. La disponibilità del creditore può dipendere da vari fattori, tra cui la situazione finanziaria del debitore e la storia creditizia.
  • Assistenza Legale e Finanziaria: Affidarsi a professionisti esperti può facilitare le negoziazioni e garantire che il processo venga gestito correttamente.

Se hai bisogno di assistenza specifica per una situazione di saldo e stralcio, è consigliabile rivolgerti a un consulente finanziario o legale che possa fornire supporto personalizzato.

L’importanza del dialogo prima, durante e dopo una separazione

Il dialogo prima, durante e dopo una separazione è di fondamentale importanza per diverse ragioni che spaziano dal benessere emotivo e psicologico dei soggetti coinvolti alla gestione pratica delle conseguenze della separazione stessa. Ecco alcuni punti chiave che illustrano questa importanza:

1. Benessere Emotivo e Psicologico

  • Elaborazione del Dolore: Il dialogo permette alle persone di esprimere e condividere le proprie emozioni, contribuendo all’elaborazione del dolore e alla chiusura emotiva.
  • Supporto Reciproco: Nonostante la separazione, mantenere una comunicazione aperta può fornire supporto reciproco, riducendo il senso di isolamento e solitudine.

2. Gestione dei Figli

  • Bigenitorialità: Se ci sono figli, il dialogo è essenziale per garantire una bigenitorialità efficace, aiutando a prendere decisioni condivise e a mantenere una certa stabilità nella vita dei bambini.
  • Benessere dei Bambini: La comunicazione costruttiva tra i genitori può ridurre il conflitto e l’ansia nei bambini, aiutandoli a adattarsi alla nuova situazione familiare.

3. Risoluzione dei Conflitti

  • Chiarimento di Malintesi: Il dialogo può aiutare a chiarire malintesi che potrebbero essere stati una delle cause della separazione, contribuendo a un migliore accordo e comprensione reciproca.
  • Mediazione e Negoziazione: Mantenere aperto il canale di comunicazione facilita la mediazione e la negoziazione su questioni come la divisione dei beni, il supporto finanziario e altri aspetti pratici.

4. Crescita Personale

  • Riflessione e Auto-Miglioramento: Parlare dei problemi e delle dinamiche che hanno portato alla separazione può offrire opportunità di riflessione e crescita personale per entrambe le parti.
  • Costruzione di Relazioni Future: Comprendere gli errori del passato attraverso il dialogo può aiutare a costruire relazioni future più sane e consapevoli.

5. Mantenimento di un Rapporto Civile

  • Evita il Rancore: Un dialogo aperto e rispettoso può prevenire il rancore e le tensioni che potrebbero sorgere a lungo termine, mantenendo un rapporto civile soprattutto se si devono continuare a condividere responsabilità.
  • Supporto della Rete Sociale: La comunicazione aperta può contribuire a mantenere in equilibrio le relazioni sociali comuni, evitando che amici e familiari siano costretti a prendere posizione.

Consigli per un Dialogo Costruttivo

  • Ascolto Attivo: Praticare l’ascolto attivo, cercando di comprendere veramente il punto di vista dell’altro senza interrompere o giudicare.
  • Comunicazione Non Violenta: Utilizzare un linguaggio rispettoso e non accusatorio, focalizzandosi sui sentimenti e sui bisogni piuttosto che sulle colpe.
  • Terapia di Coppia: Considerare la possibilità di partecipare a sessioni di terapia di coppia o di mediazione familiare per facilitare il dialogo.

In sintesi, il dialogo prima, durante e dopo una separazione è un elemento chiave per la gestione emotiva, pratica e relazionale delle conseguenze della fine di una relazione. Promuovere una comunicazione aperta e rispettosa può favorire un adattamento più sano e positivo per tutte le parti coinvolte.

Come impugnare un licenziamento illegittimo

Impugnare un licenziamento illegittimo significa contestare e richiedere di annullare un licenziamento che è stato effettuato in violazione della legge o delle disposizioni contenute nei  contratti collettivi. Ecco alcuni passi generali che puoi seguire per impugnare un licenziamento illegittimo:


1) Verifica i tempi per non incorrere in decadenze: per poter impugnare un licenziamento è necessario inviare una impugnazione stragiudiziale entro 60 giorni dal licenziamento e, se nei successivi 180 giorni non si riesce a trovare una soluzione conciliativa, occorre procedere con il deposito del ricorso avanti al giudice o alla richiesta di conciliazione avanti l’organo competente.

Se non rispetterai questi termini, non potrai più agire.


2) Consulta la tua documentazione (dal contratto di lavoro, alla intimazione di licenziamento, passando per le buste paga e ogni altro documento relativo al rapporto di lavoro che possa essere rilevante) per capire se l’intimazione sia stata effettuata correttamente anche in relazione al preavviso. Per comprendere la correttezza del licenziamento dovrai per forza conoscere la corretta procedura per licenziare, i tuoi diritti e i tuoi doveri. Nel caso fatti assistere da un avvocato.

3) Raccogli tutte le prove pertinenti che dimostrano che il licenziamento sia stato illegittimo. Queste prove possono includere documenti, e-mail, testimonianze di colleghi o qualsiasi altra cosa che possa supportare le tue ragioni.

4) Contatta un avvocato specializzato in diritto del lavoro. Un avvocato esperto può valutare la tua situazione e darti consigli sulla migliore strategia da seguire.

5) Ricerca di una soluzione: sia nella fase precedente il ricorso giudiziale che durante la causa, con l’ausilio del tuo avvocato, potrai cercare/trovare una soluzione conciliativa con il datore di lavoro, una transazione, che dovrà essere sottoscritta nelle sedi competenti, con la quale risolvere la questione in modo più rapido ed economico rispetto ai tempi più lunghi di una causa.

Come evitare di far affidamento a norme non più in vigore e cadere in madornali errori legali

La produzione normativa italiana in tutti i campi è davvero imponente e il rischio di far riferimento, per la gestione di una problematica legale, a norme non più in vigore è davvero altissimo.

Questo rischio naturalmente è accentuato da una prassi che tutti noi seguiamo continuamente. Ogni volta che abbiamo un problema, anche legale, andiamo infatti a cercare la soluzione su internet. Comportamento di per sé non sbagliato ma che può essere una cura peggiore del male che intendiamo curare.

Internet infatti non è un “codice” sempre aggiornato.

E così, quando digitiamo il nostro problema legale su internet, il motore di ricerca utilizzato ci  proporrà una miriade di articoli che trattano della possibile soluzione senza che poi nessuno vada a controllare la data in cui quell’articolo è stato scritto, o se le norme a cui fa riferimento siano effettivamente ancora in vigore.

Spesso infatti nessuno si prende la briga di andare a cancellare su internet un articolo non più attuale e vi sono comunque anche dei sitii che permettono di “ripescare” articoli non più presenti nella pagina originale.

Pertanto, la gioia di aver trovato da soli la soluzione del nostro problema, può nascondere l’insidia che quella stessa soluzione non sia più attuale.

Internet però, oltre a creare questo problema, per fortuna ci fornisce anche la soluzione.

Soluzione che, a bene vedere, ci può evitare un gran numero di problemi.

Esiste da tempo un portare gestito dal Governo italiano che si chiama “Normattiva –  Il portale della legge vigente”. Lo potete consultare a questo link.

Lo scopo per il quale è stato creato questo portale è chiaramente indicato sullo stesso sito internet dove si può leggere: “il progetto “Normattiva” si basa sull’impiego di innovative tecnologie informatiche finalizzato all’erogazione di un servizio affidabile, gratuito e completo di informazione sulle leggi italiane.”

Nella sostanza questo portale permette a chiunque di poter consultare gratuitamente tutte le norme attualmente in vigore nel nostro Paese, indicando anche le modiche cha le stesse hanno via via subito nel corso del tempo.

Pertanto, quando dobbiamo consultare una norma, sarebbe bene andare a ricercarla su questo portale per verificare effettivamente il suo attuale testo o la sua  eventuale abrogazione.

Tornado poi alla nostra prassi di cercare su internet una soluzione ad problema legale, letto un articolo che ne tratti la soluzione, sarebbe bene verificare che le norme a cui quello stesso articolo fa riferimento non siano cambiate e che, pertanto, la soluzione proposta sia ancora attuale.

La soluzione migliore è comunque sempre farsi assistere da un avvocato.

Come difendersi dallo stress combattendo come il re Leonida alle Termopili

Ognuno di noi si trova tutti i giorni a dover gestire una marea di impegni: lavoro, casa, figli, scadenze varie etc.

Si può dire che ogni giorno combattiamo tutti una battaglia contro lo stress. Ma è davvero una battaglia persa?

La tradizione sapienziale occidentale, così come quella orientale del resto, ci viene però in aiuto dandoci un fondamentale consiglio. Prima di iniziare una qualsiasi battaglia è necessario prima di tutto preparare bene il campo nel quale questa si svolgerà. Il tutto naturalmente per aumentare le chance di vittoria.

A tal proposito vi ricorderete tutti il film “300” nel quale il re spartano Leonida, prima di affrontare l’imponente esercito persiano del re Serse, decise che lo stretto passo delle Termopili sarebbe stato il campo ideale per la battaglia che si accingeva a combattere.

In quello stretto passaggio, infatti, l’immenso esercito persiano fu costretto ad avanzare con ondate di soli pochi uomini che Leonida, al comando di 300 uomini, la sua guardia reale, per tre giorni riuscì ad affrontare e sconfiggere. Leonida alla fine fu sconfitto ma è la sua strategia il concetto che qui conta.

La grandezza dell’esercito nemico non conta più, o non è così importante, se lo stesso esercito potrà avanzare solamente con una parte dei suoi soldati.

La strategia di Leonida sul campo di battaglia della Termopili la dovremmo tutti applicare nella gestione dei nostri impegni quotidiani al fine di ridurre lo stress e gli effetti negativi che esso produce sulla nostra salute.

Ma come fare?

Innanzitutto bisogna fare in modo di ridurre lo spazio nel quale il nemico/stress ci può attaccare.

Quindi occorre, in prima battuta, ridurre gli impegni cancellando quelli non necessari, evitando che quelli rimasti si accavallino, gestendo così in maniera efficiente la nostra giornata e la nostra settimana.

Occorre poi ridurre gli indirizzi mail. Conservate solamente una mail cosiddetta normale e una di posta elettronica certificata. Avrete tutti perso qualche mail davvero importante nella marea di mail inutili che ricevete. Più indirizzi avete e più questo rischio aumenta e comunque dover gestire una gran numero di mail è sicuramente un grande stress.

E’ utile e fondamentale avere un cellulare, all’interno della nostra società ormai nessuno potrebbe vivere senza, ma quando ne utilizziamo due o addirittura tre diventa un problema e il rischio di perdere chiamate importanti è una possibilità concreta.

WhatsApp poi è un generatore altissimo di stress. Cancellatevi dai gruppi molesti e inutili. Togliete la notifica automatica dei messaggi se non per le persone e i gruppi importanti. Stesso discorso per Telegram o gli altri istant messaging.

Un eccesso di canali comunicativi personali, oltre ad aumentare di molto lo stress, crea sempre disinformazione.

Per finire, ricordatevi sempre la lezione di Leonida: cercate di ridurre lo spazio nel quale il nemico/stress vi può attaccare.

L’importanza di avere una polizza di tutela legale

Una polizza di tutela legale è un tipo di assicurazione che offre protezione finanziaria e assistenza legale in caso di controversie o dispute legali. Questa polizza copre le spese legali e può fornire consulenza e supporto legale quando una persona o un’organizzazione si trova coinvolta in situazioni che richiedono assistenza legale.

Ecco alcune delle situazioni in cui una polizza di tutela legale potrebbe essere utile:

  1. Controversie legali: Quando una persona o un’azienda si trova coinvolta in una controversia legale, ad esempio riguardo a un contratto, un infortunio, una responsabilità civile o un problema di consumo, la polizza di tutela legale coprirà le spese legali per la difesa in tribunale.
  2. Reclami assicurativi: Se ci sono conflitti o disaccordi con una compagnia assicurativa riguardo a un indennizzo, una polizza di tutela legale può aiutare a negoziare con la compagnia o ad agire in giudizio per far valere i propri diritti.
  3. Redazione di contratti: La polizza di tutela legale può fornire assistenza nella redazione di contratti o altri documenti legali per garantire che siano conformi alle normative e proteggano gli interessi del titolare della polizza.
  4. Controversie di lavoro: In caso di problemi sul posto di lavoro, come licenziamenti ingiusti, discriminazione o molestie, una polizza di tutela legale può aiutare il titolare della polizza a intraprendere azioni legali.
  5. Controversie immobiliari: Se si verificano controversie riguardo a proprietà, locazioni o diritti di accesso, la polizza di tutela legale può coprire le spese legali per affrontare la situazione.
  6. Contestazione di multe o sanzioni: In alcune situazioni, una polizza di tutela legale può coprire le spese legali per contestare multe o sanzioni amministrative ingiuste.

È importante notare che le polizze di tutela legale possono variare notevolmente a seconda del fornitore e delle opzioni di copertura scelte. È fondamentale leggere attentamente i termini e le condizioni della polizza per comprendere esattamente cosa è coperto e quali limiti di copertura sono previsti. Inoltre, una polizza di tutela legale potrebbe richiedere il pagamento di un premio periodico o di una franchigia prima di fornire assistenza legale.